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Il volume accompagna la prima mostra antologica italiana del canadese Mark Lewis (Hamilton, 1958), l'artista scelto nel 2009 a rappresentare il suo paese alla 53a edizione della Biennale di Venezia con il cortometraggio "Romance". La mostra di Nuoro propone un'ampia antologia del suo lavoro di filmaker-fotografo: dalle opere d'esordio degli anni ottanta - quando, utilizzando il solo mezzo fotografico, ha cercato di fissare immagini sia dell'ambiente naturale sia della vita quotidiana - alla successiva ricerca nel mondo dell'immagine in movimento. In entrambi i casi Lewis si mostra interessato "a ciò che resta dietro di noi allorché il mondo si sposta, o sembra spostarsi, in un'altra direzione", aprendo l'orizzonte della sua indagine verso una duplice dimensione, temporale e spaziale. Le grandi e intense immagini di paesaggi del nativo Canada e di altri luoghi (o non luoghi) del pianeta scorrono a fianco dei luoghi della quotidianità, che l'artista narra con l'intento di evidenziarne la forza, la potenza e la straordinarietà, in un risultato di cruda e realistica poesia.